M1C3 – Investimento 2.1 “Attrattività dei borghi”

Struttura delegata al processo di coordinamento dell’investimento: Segretariato Generale – Servizio VIII
Risorse: 1020 Milioni €
Milestone e target: M1C3-12, M1C3-16
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A fronte del sovraffollamento che ha spesso caratterizzato le attrazioni turistiche nelle principali città d’arte, tanti piccoli centri storici italiani (“Borghi”) offrono enorme potenziale per un turismo sostenibile alternativo, grazie al patrimonio culturale, la storia, le arti e le tradizioni che li caratterizzano. Gli interventi in questo ambito si attueranno attraverso il “Piano Nazionale Borghi”, un programma di sostegno allo sviluppo economico/sociale delle zone svantaggiate basato sulla rigenerazione culturale dei piccoli centri e sul rilancio turistico. Le azioni si articolano su progetti locali integrati a base culturale. In primo luogo, saranno attivati interventi volti al recupero del patrimonio storico, alla riqualificazione degli spazi pubblici aperti (es. eliminando le barriere architettoniche, migliorando l’arredo urbano), alla creazione di piccoli servizi culturali anche a fini turistici. In secondo luogo, sarà favorita la creazione e promozione di nuovi itinerari (es. itinerari tematici, percorsi storici) e visite guidate. In ultimo saranno introdotti sostegni finanziari per le attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.

Con Decreto del Segretario Generale n. 453 del 7 giugno 2022 sono state assegnate le risorse a 309 Comuni, conseguendo pertanto il traguardo europeo M1C3-12, in scadenza il 30 giugno 2022.

In particolare, con il richiamato decreto sono stati assegnati complessivamente euro 761.866.602,09 così ripartiti:

  • euro 398.421.075,00 per la Linea A dell’intervento, in favore di n. 20 Comuni per la realizzazione di altrettanti Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di 20 borghi a rischio abbandono o abbandonati, ripartiti, uno per ciascuna Regione e Provincia autonoma, ad eccezione della Regione Molise per ragioni di sospensiva TAR;
  • euro 363.445.527,09 per la Linea B dell’intervento a favore di n. 289 comuni per la realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale e sociale di borghi storici al di sotto dei 5.000 abitanti, selezionati mediante Avviso pubblico.

Novità e documenti:



Linea A: Progetti pilota

Soggetti Attuatori: Comuni
Risorse: 420 Milioni €

Nell’ambito dell’Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi sono destinati 420 milioni di euro alla Linea A che sosterrà progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati, tramite la realizzazione di un numero limitato di interventi di carattere esemplare, uno per ciascuna Regione o Provincia Autonoma per un totale di 21. Ciascun intervento sarà di importo pari a 20 milioni di euro e sarà finalizzato al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono. I progetti dovranno prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come ad esempio scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali (RSA) dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali.
Per questa linea di azione, Regioni e Province autonome hanno presentato la propria proposta al MiC, così come definita d’intesa con il Comune interessato; è seguita una fase negoziale condotta da un Comitato tecnico istituito dal MiC al quale hanno partecipato un rappresentante delle Regioni, un rappresentante dell’ANCI e un rappresentante delle associazioni partecipanti al Comitato di coordinamento borghi. Il percorso negoziale, mirato alla verifica della coerenza delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative del PNRR, si è concluso con l’ammissione a finanziamento di 20 proposte (la proposta della Regione Molise è stata ammessa successivamente alla pubblicazione della sentenza n.263 del 20/07/22 del TAR Molise). Le risorse, precedentemente ripartite con Decreto Ministeriale n.112 del 18/03/22, sono state assegnate con DSG n.453 del 07/06/22 (DSG n. 683 del 03/08/22 nel caso della Regione Molise; il DSG n. 683 è stato successivamente annullato con Decreto del Direttore Generale Incaricato n. 1352 del 22 dicembre 2022; con DSG n. 639 del 14/06/23 si è successivamente proceduto all’assegnazione delle risorse al Comune di Castel del Giudice quale candidato della Regione Molise). Si è conclusa la sottoscrizione dei disciplinari d’obblighi tra il MiC ed i Comuni assegnatari delle risorse e sono stati firmati i relativi Decreti di approvazione. Tutti i progetti sono in corso di attuazione.

I 20 borghi vincitori sono:

Abruzzo: Rocca Calascio (AQ)
Basilicata: Monticchio Bagni (PZ)
Calabria: Gerace (RC)
Campania: Sanza (SA)
Emilia-Romagna: Campolo (BO)
Friuli Venezia Giulia: Borgo Castello (GO)
Lazio: Trevinano (VT)
Liguria: Borgo Castello (SV)
Lombardia: Livemmo (BS)
Molise: Castel del Giudice (IS)
Marche: Montalto delle Marche (AP)
Piemonte: Elva (CN)
Puglia: Accadia (FG)
Sardegna: Ulassai (NU)
Sicilia: A Cunziria (CT)
Toscana: Borgo di Castelnuovo in Avane (AR)
Umbria: Cesi (TR)
Valle d’Aosta: Arvier (AO)
Veneto: Recoaro Terme (VT)
Provincia di Bolzano: Stelvio (BZ)
Provincia di Trento: Palù del Fersina (TN)


Linea B: Progetti locali

Soggetti Attuatori: Comuni
Risorse: 580 Milioni €

La linea d’intervento B mira alla realizzazione di progetti di rigenerazione urbana e sociale per almeno 229 borghi storici. In particolare, 380 milioni andranno a sostenere le proposte presentate dai Comuni e 200 milioni verranno indirizzati quale regime di aiuto a micro, piccole e medie imprese localizzate o che intendono insediarsi nei borghi selezionati. Le economie locali saranno rilanciate tramite supporto alle attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, come anche alle imprese operanti nei settori dei servizi di ospitalità, sviluppo di prodotti, saperi e tecniche locali. In data 20/12/21 è stato aperto l’Avviso pubblico per la presentazione di progetti di rigenerazione culturale e sociale, al quale hanno partecipato 1793 Comuni. In seguito alla chiusura dell’Avviso, le risorse per questa linea d’azione sono state ripartite, in coerenza con le disposizioni del PNRR che ne riservano il 40% al Mezzogiorno, con Decreto Ministeriale n.160; i progetti sono stati poi esaminati e selezionati da una Commissione e una Segreteria tecnica istituite con il DSG n.195 del 28/03/22. Il DSG n.453 del 07/06/22 ha assegnato 363.445.527,09 € a favore di 289 comuni (l’elenco delle proposte ammesse a finanziamento è allegato al Decreto). Si è conclusa la sottoscrizione dei disciplinari d’obblighi tra il MiC ed i Comuni assegnatari delle risorse e sono stati firmati i relativi Decreti di approvazione.

Ad integrazione del DSG n. 453/2022, in considerazione di una rinnovata attività valutativa della Commissione, con Decreto del Segretario Generale n. 378 del 20 aprile 2023 sono state approvate le graduatorie aggiornate di cui all’Avviso pubblico e con Decreto del Segretario Generale n. 381 del 20 aprile 2023 sono state assegnate risorse per complessivi Euro 6.811.971,58 in favore di ulteriori quattro progetti.

In data 15 maggio 2023 è stato approvato, con Decreto SG n. 497, l’Avviso pubblico a supporto delle imprese che operano nei comuni assegnatari di risorse per l’attuazione di Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici, finalizzato a favorire il recupero del tessuto economico-produttivo dei 294 Borghi assegnatari delle risorse di cui al precedente Avviso pubblico. Il termine per la presentazione delle domande è scaduto il 29 settembre 2023. Con Decreto del Segretario Generale n. 549 del 10 maggio 2024 è stata approvata la graduatoria di merito complessiva delle proposte ammesse a valutazione; con distinto e successivo provvedimento si procederà all’assegnazione delle risorse alle proposte ammesse a finanziamento, nei limiti delle risorse disponibili e nel rispetto dei criteri di cui all’Avviso.


Turismo delle Radici

Soggetto Attuatore: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Risorse: 20 Milioni €

Nell’investimento 2.1 si inserisce il Progetto “Il turismo delle radici – una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post covid-19” che vede il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) in qualità di Amministrazione attuatrice e il Ministero della Cultura in qualità di Amministrazione titolare. Esso si propone di adottare iniziative mirate per definire un’offerta di servizi ad ampio raggio nel settore del turismo, rivolte alla vasta platea di italo-discendenti e di oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni), promuovendone il rilancio dopo la pandemia.

In data 6 febbraio 2023, il MAECI ha pubblicato il “Bando delle Idee”, un Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali finalizzate a sostenere la nascita di nuove figure professionali specializzate nella progettazione e promozione dei servizi relativi al turismo delle radici ed a incentivare l’occupazione giovanile in aree ad elevato tasso di disoccupazione; l’Avviso si è chiuso il 22 marzo 2023.

È stata inoltre avviata una gara europea a procedura aperta per l’affidamento dei servizi di informazione ai media (in Italia e all’estero), ideazione, produzione e sviluppo di contenuti editoriali e multimediali sulle tematiche del Turismo delle Radici italiane 2023-25, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il termine per la presentazione delle offerte è scaduto il 3 novembre 2023.

I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia solo quelli degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione europea o della Commissione europea. Né l’Unione europea né la Commissione europea possono essere ritenute responsabili per essi.