M1C3 – Investimento 2.2 “Tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”

Struttura delegata al processo di coordinamento dell’investimento: Segretariato Generale – Servizio VIII
Risorse: 600 Milioni €
Milestone e target: M1C3-13, M1C3-17
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Questa proposta mira a dare impulso a un vasto e sistematico processo di identificazione, conservazione e valorizzazione di un’articolata gamma di edifici rurali storici e di tutela del paesaggio rurale, in linea con gli obiettivi di protezione del patrimonio culturale e di sostegno ai processi di sviluppo locale.

L’intervento pone le seguenti sfide:

  • conservare gli elementi caratteristici dei paesaggi storici rurali e produrre benefici ambientali. Molti fabbricati rurali e strutture agricole hanno subito un progressivo processo di abbandono, degrado e alterazioni che ne ha compromesso le caratteristiche tipologiche e costruttive e il loro rapporto con gli spazi circostanti;
  • ridurre le disparità regionali nel Paese, favorire la creazione di posti di lavoro e alleviare l’impatto sociale ed economico della crisi pandemica. L’intervento rafforza le economie rurali e favorisce il turismo sostenibile nelle aree interne e nei piccoli centri, valorizzando al contempo le produzioni legate al mondo agricolo e all’artigianato tradizionale.

Oltre all’impatto occupazionale su questi settori, che beneficiano indirettamente della riqualificazione paesaggistica e del recupero dell’architettura rurale, la proposta rappresenta un’efficace misura anticiclica in quanto attiva operatori e professionisti specializzati nel settore edile, generando occupazione sia nel breve (fase di cantiere) e nel medio lungo termine (manutenzione). L’intervento, inoltre, restituisce alla collettività e in molti casi all’uso pubblico un patrimonio costruito sottoutilizzato e non accessibile al pubblico; il suo recupero favorirà non solo le attività legate al mondo agricolo ma anche la realizzazione di servizi a beneficio di usi culturali e turistici, come piccoli musei locali legati al mondo rurale che svolgono un ruolo importante nelle comunità locali promuovendo la conoscenza e la memoria.

Gli obiettivi principali dell’investimento sono:

  • preservare i valori dei paesaggi rurali storici attraverso la protezione e la valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, promuovendo pratiche agricole tradizionali cruciali per mantenere i loro paesaggi;
  • promuovere la creazione di iniziative e attività legate ad una fruizione turistico-culturale sostenibile, alle tradizioni e alla cultura locale.

L’Investimento ha un valore complessivo di 600 milioni di euro, di cui euro 590 milioni per il finanziamento di interventi di recupero di insediamenti agricoli, fabbricati, manufatti e fabbricati rurali storici, colture agricole di interesse storico ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale (Componente 1), da selezionare mediante Avviso pubblico, e 10 milioni di euro per attività di censimento dei beni del patrimonio rurale e implementazione di sistemi informativi esistenti (Componente 2).

Per quanto concerne la Componente 1, con l’emanazione del D.M. n.107 del 18 marzo 2022 sono state assegnate le risorse a Regioni e Province Autonome, consentendo il conseguimento del traguardo previsto dalla milestone M1C3-13.

Il Ministero della Cultura ha quindi predisposto un format di Avviso pubblico, sulla base del quale gli enti territoriali hanno emanato gli Avvisi pubblici per selezionare gli interventi di recupero da finanziare. La raccolta delle domande di candidatura è iniziata nel mese di aprile con termine il 30 settembre 2022 (il termine per la presentazione di proposte di intervento è stato differito con D.M. n. 211 del 13 maggio 2022 e D.M. n. 257 del 24 giugno 2022). All’esito della procedura, che ha visto la presentazione di 9267 domande, i progetti selezionati sono stati 3856, per un totale di 5530 beni oggetto di intervento.

Con riguardo alla Componente 2, il Ministero della Cultura ha emanato il Decreto del Segretario Generale 11 maggio 2022, n. 366, con il quale ha istituito un apposito Gruppo di lavoro con il compito di coordinare le attività di censimento, catalogazione e digitalizzazione dei beni del patrimonio di architettura rurale storica presenti nel territorio nazionale, integrando e implementando i censimenti già esistenti. Il D.M. n. 144 del 30 marzo 2023 ha assegnato 10 milioni di euro al completamento del censimento del patrimonio costruito rurale e all’attuazione di strumenti informativi nazionali e regionali volti a raccogliere conoscenze su architettura e paesaggio rurale, metodi e tecniche di intervento, trasferimento di buone pratiche e cultura del riuso.

Nel mese di giugno 2023 è stata avviata una procedura di gara aperta, del valore complessivo di euro 7.100.000,00, per l’affidamento del servizio di catalogazione e censimento delle diverse tipologie di architettura rurale presenti sul territorio nazionale, da svolgersi sulla base degli standard dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) e suddivisa in 8 lotti funzionali individuati su base geografica/regionale. Il termine per la presentazione delle proposte è scaduto il 26 luglio 2023.


Novità e documenti:

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